Non è la prima volta che vengono usati droni comandati remotamente per aiutare le imbarcazioni a districarsi nei pericolosi mari quasi perennemente invasi dal ghiaccio. In passato sono stati usati multirotori: perlopiù quadricotteri o esacotteri che per questioni di autonomia di volo, le temperature basse non favoriscono una lunga permanenza in volo rendendo molto più scarsa l’erogazione di energia fornita dalle batterie a polimeri di litio, sono stati usati solo per ricognizioni a corto raggio.
La scelta di un drone ad ala fissa è quasi obbligatoria, nonostante le avversità dovute alle fasi del decollo e dell’atterraggio che potrebbero rivelarsi un problema se tali attività vengano svolte a bordo di imbarcazioni con dimensioni contenute.