By Edoardo SORANI

La piralide del mais rappresenta una vera e propria piaga per gli agricoltori, soprattutto quelli del centro e del nord Italia. Il problema non sono solo le larve, che attaccano le colture, ma soprattuttoi funghi, che si moltiplicano nelle spighe intaccate dall’insetto e che producono micotossine. Nei casi più gravi, un fenomeno del genere può portare al sequestro del raccolto, in quanto queste tossine, dette aflatossine, sono cancerogene e possono intossicare l’uomo attraverso il latte di vacche alimentate con mangimi infetti. Sono diversi gli agrofarmaci con cui è possibile combattere la piralide, ma recentemente l’introduzione dei droni in agricoltura ha offerto – come spesso accade pure in molti altri settori – dei sistemi più efficienti per affrontare la questione.

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