Cos’è CIMON
C’è un nuovo membro dell’equipaggio della Stazione spaziale internazionale: il suo nome è CIMON ed è un drone sferico di 5 kg, realizzato grazie alla stampa 3D e dotato di intelligenza artificiale! CIMON è l’acronimo di Crew Interactive Mobile Companion ed è stato concepito dalla società Airbus; ha le dimensioni di una palla medica e ha un touch screen integrato che funge da interfaccia utente, mostrando a tratti le informazioni richieste e altre volte il volto del drone che serve a rendere l’interazione con lo stesso (che avverrà anche tramite comando vocale) più facile e naturale per gli astronauti.

Astronauta lavora fuori dalla ISS
L’augurio per gli altri membri dell’equipaggio della Stazione spaziale internazionale è naturalmente che questo drone non vada presto incontro a un malfunzionamento come quello che ha reso “malvagio” Hal 9000, il mainframe di “2001: Odissea nello spazio”. Se tutto andrà bene come ci auguriamo e se non si rivolterà contro i suoi utenti, CIMON dovrà interagire con gli stessi (vale a dire i membri umani dell’equipaggio) e aiutarli nel portare avanti sperimentazioni scientifiche e compiti più ordinari di sussistenza quotidiana nello spazio in modo più efficiente e sicuro.

Astronauta
La missione spaziale nella quale questo drone sarà inserito sarà quella denominata Horizons e voluta dall’Agenzia spaziale europea.
Come lavora
Il drone CIMON, stando a quanto dicono i suoi progettisti e realizzatori, sarà a tutti gli effetti un compagno di lavoro per gli astronauti che baserà il suo funzionamento sull’intelligenza artificiale Al Watson di Ibm che sfrutta la rete neurale. CIMON potrà apprendere dagli astronauti operanti nella stazione spaziale in modo da adeguarsi ai diversi task da portare a termine, allo scopo di poter coadiuvare gli astronauti stessi nello svolgimento di questi compiti rendendo più efficiente e sicuro il loro operato. “In breve, CIMON sarà il primo sistema di missione e di assistenza al volo basato sull’intelligenza artificiale. Siamo la prima azienda in Europa a portare una specie di cervello volante sulla ISS e a sviluppare l’intelligenza artificiale per l’equipaggio a bordo della stazione spaziale.”, spiega Manfred Jaumann di Airbus. “CIMON è un assistente personale capace di riconoscimento vocale e facciale“, aggiunge il fautore principale del progetto Till Eisenberg. “Vogliamo studiare gli effetti psicologici delle missioni a lungo termine sui membri dell’equipaggio e identificare contromisure adeguate, specialmente quelle che riducono lo stress degli astronauti”.
Cosa fa
Per adesso il primo compagno di viaggio di CIMON sulla Iss, sarà l’astronauta tedesco Alexander Gerst. Il funzionamento di CIMON è stato calibrato sul riconoscimento facciale e vocale di quest’astronauta in modo da ottenere risultati lavorativi ottimali. Da vero e proprio assistente di Gerst, CIMON dovrà supportare lo stesso nello svolgimento di tre compiti fondamentali: esperimenti sui cristalli, risoluzione del cubo di Rubik ed esecuzione di un “esperimento medico complesso” nel quale il drone si comporterà come una videocamera fluttuante e interattiva.
I suoi scopi
Sarà grazie a CIMON se i ricercatori potranno osservare le modalità attraverso le quali un drone dotato di intelligenza artificiale possa “interfacciarsi” con la componente umana di un equipaggio, venendo coinvolto in vere e proprie dinamiche di gruppo in modo da fornire assistenza agli astronauti durante le future missioni spaziali a lungo termine, come potrebbero essere, ad esempio, delle missioni sulla Luna o su Marte. La prossima fase sarà quella di provare il funzionamento di CIMON in condizioni di microgravità e se ogni cosa funzionerà a dovere, il drone CIMON potrà essere imbarcato sulla Iss tra giugno e ottobre 2018.